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In rosso i Paesi partecipanti all'operazione, in rosa quelli con coinvolgimento parziale
Operazione Condor (Inglese: Operation Condor; Spagnolo: Operación Cóndor; Portoghese: Operação Condor) fu il nome dato dall'establishment dei servizi segreti U.S.A. ad una massiccia operazione di politica estera statunitense, che ebbe luogo negli anni settanta, volta a destabilizzare tutti quegli stati centro e sudamericani in cui si instaurarono o furono sul punto di instaurarsi governi di sinistra, o con una politica di equità sociale pericolosa per gli interessi economici delle multinazionali straniere ed in particolar modo americane.
Tale operazione coinvolse in primo luogo la C.I.A., il servizio segreto statunitense, oltre che apparati militari, organizzazioni di estrema destra, partiti politici e movimenti di guerriglia anticomunisti sudamericani. Tutte queste organizzazioni furono utilizzate come strumento, in svariati stati, per rovesciare governi di solito eletti democraticamente. Furono stanziate sostanziose somme per portare a termine questo massiccio piano politico, poiché gli interessi economici in gioco erano alti, vista la ricchezza, soprattutto di materie prime, del sud America. La C.I.A. fornì sempre e comunque sostegno, copertura, assistenza e denaro ai servizi segreti golpisti sudamericani, nonché addestramento presso il Western Hemisphere Institute for Security Cooperation e anche negli Stati Uniti.
Le procedure per mettere in atto questi piani furono di volta in volta diverse, tutte però ebbero in comune il ricorso sistematico alla tortura e all'omicidio degli oppositori politici[1]. Spesso ambasciatori, politici o dissidenti rifugiati all'estero furono assassinati anche oltre i confini dell'America Latina. Alcune fra le nazioni coinvolte furono Cile, Argentina, Bolivia, Brasile [2], Perù [3], Paraguay e Uruguay.
Indice
1 Storia
1.1 Obiettivi dell'operazione di repressione
1.2 I supporti delle dittature
1.3 I coordinamenti
1.4 La scoperta degli Archivi del terrore
2 Attuazione nei vari stati
2.1 Argentina
2.2 Brasile
2.3 Cile
3 Attentati e omicidi mirati internazionali
3.1 Generale Carlos Prats
3.2 Bernardo Leighton
3.3 Orlando Letelier
4 Coinvolgimento degli Stati Uniti
4.1 Dottrina economico-politica statunitense
5 Coinvolgimento della Francia
6 Agenzie coinvolte nell'Operazione Condor
7 Personaggi coinvolti nell'Operazione Condor
8 Altri progetti terroristici, repressivi e di intelligence legati all'Operazione Condor
9 Note
10 Voci correlate
11 Collegamenti esterni
Storia
L'origine dell'operazione và ricercata in un presunto incontro, avvenuto nel febbraio 1974, tra alcuni elementi di spicco delle polizie segrete di Cile, Bolivia, Argentina, Uruguay e Paraguay con Manuel Contreras, capo della DINA (i servizi segreti di Pinochet), a Santiago del Cile. Ma fu durante la decima conferenza degli eserciti americani del 3 settembre 1973 che il generale brasiliano Breno Borges Fortes propose di estendere le partnership e le collaborazioni tra i vari servizi segreti al fine di combattere il comunismo ed ogni proposito sovversivo [4]. Questa funesta alleanza tra dittature fu patrocinata dagli Stati Uniti, ma molti pensano che sia stata direttamente ordinata dal governo di Washinghton.
Obiettivi dell'operazione di repressione
Gli obiettivi ufficiali delle repressioni dei servizi segreti cooperanti erano i guerriglieri di sinistra che operavano in maniera piuttosto blanda contro le dittature (come i Montoneros argentini o il Movimiento de Izquierda Revolucionaria cileno), ma di fatto si orientò e si accanì contro ogni sorta di opposizione, politica, sociale ed umana. Venivano rapiti, torturati ed uccisi studenti inermi, giornalisti, intellettuali, professori universitari (soprattutto di facoltà umanistiche), sindacalisti, operai, madri e padri che cercavano i propri figli scomparsi, e spesso le violenze non si limitavano al singolo soggetto ritenuto "sovversivo", ma si estendevano anche ai familiari di questo[5].
I supporti delle dittature
Le dittature facenti parte dell'Operazione Condor fruirono dei massicci aiuti americani, in termini di risorse economiche, addestramento e forniture militari, e di preparazione e organizzazione dell'Intelligence. Si appoggiarono anche alle formazioni di estrema destra, che in tutti i casi contribuirono a portarle al potere, e nei momenti di crisi si organizzarono in squadroni armati (Squadroni della morte)[6], per assassinare oppositori politici e militanti di sinistra. Tra le più famigerate organizzazioni repressive di destra vi furono la Tripla A argentina e l'organizzazione Patria y Libertad cilena, entrambe finanziate dalla C.I.A.
I coordinamenti
Nella zona del canale di Panama la C.I.A. aveva istallato una base di coordinamento e comunicazione, adibita al transito di materiali, mezzi, uomini e allo scambio di informazioni di Intelligence tra i vari servizi segreti degli stati collaboranti all'operazione. Le comunicazioni (eseguite di solito via telex) riguardavano piani di rastrellamento, tecniche di tortura da utilizzare, metodi per l'eliminazione dei prigionieri (come i voli della morte teorizzati in Argentina da Luis Maria Mendia e messi successivamente in pratica dalla fine degli anni '70), e informazioni sulle organizzazioni sovversive clandestine.
La scoperta degli Archivi del terrore
Nel 1992 il giudice paraguaiano José Augustín Fernández scopri, durante un'indagine in una stazione di polizia di Asunción, archivi dettagliati che descrivevano la sorte di migliaia di sudamericani segretamente rapiti, torturati ed assassinati tra gli anni settanta e ottanta dalle forze armate e dai servizi segreti di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Bolivia e Brasile. Gli archivi contavano 50.000 persone assassinate, 30.000 scomparse (desaparecidos) e 400.000 incarcerate. Questi archivi, universalmente ritenuti veritieri e attendibili, riferivano del coinvolgimento, in questa enorme operazione repressiva e di vero e proprio sterminio, anche dei servizi segreti di Colombia, Perù e Venezuela. Tali documenti, per le atroci rivelazioni in essi contenute, furono denominati Archivi del terrore.
Attuazione nei vari stati
Cartellone delle Madri di Plaza de Mayo raffigurante alcune foto di desaparecidos
Argentina
La Guerra sporca in Argentina, chiamata dalla giunta militare Processo di Riorganizzazione Nazionale (Proceso de Reorganización Nacional), fu attuata in contemporanea con l'Operazione Condor. Tra il 1976 e il 1983 più di 30.000 persone furono assassinate dalle forze armate e dai carnefici della dittatura [7].
Il SIDE (servizi segreti argentini) diede supporto al generale boliviano Luis García Meza Tejada durante il colpo di stato che lo mise a capo dello stato. L'unità operativa Batallón de Inteligencia 601 dell'intelligence argentina partecipò attivamente al golpe, in collaberazione con le truppe paramilitari reclutate dal criminale di guerra nazista Klaus Barbie (ufficiale della Gestapo soprannominato Il Macellaio di Lione, rifugiatosi in sud america), e dal neofascista italiano Stefano Delle Chiaie (terrorista rifugiato che godeva della protezione dei servizi segreti italiani e americani).
Brasile
Già dal 1964 i regimi militari brasiliani si prodigavano con estrema durezza e violenza nel reprimere e sopprimere i movimenti guerriglieri di sinistra, molto più attivi che in Cile o in Argentina.
Il pubblico ministero italiano Giancarlo Capaldo, che stava investigando su alcuni casi di sparizione di cittadini italiani (probabilmente sequestrati e uccisi da forze congiunte argentine, cilene, paraguaiane e brasiliane), accusò 11 militari brasiliani di essere coinvolti in tali crimini.[8]
Cile
Nel Cile di Pinochet, subito dopo il colpo di stato, arrivarono militari brasiliani "esperti" nelle tecniche di tortura, rapimento ed incarcerazione degli oppositori, nonché di smantellamento delle organizzazioni dichiarate illegali. I servizi segreti cileni riuscirono, grazie all'organizzazione dellOperazione Condor, ad assassinare numerosi personaggi scomodi al regime all'estero, come Orlando Letelier [9][8]. Pinochet godette anch'egli dell'aiuto del neofascista Stefano Delle Chiaie[8] e degli Stati Uniti, che gli commissionarono il golpe del 1973 con il quale salì al potere [10] .
Attentati e omicidi mirati internazionali
Generale Carlos Prats
Il generale Carlos Prats e sua moglie furono assassinati dalla DINA cilena il 30 settembre 1974, con un'autobomba, a Buenos Aires, dove vivevano in esilio. Pinochet e la direzione della DINA, nella persona di Manuel Contreras, furono riconosciuti colpevoli di questo omicidi, per stessa ammissione di Contreras. L'agente segreto cileno Enrique Arancibia Clavel è stato incarcerato in Argentina per questo omicidio.
Bernardo Leighton
Bernardo Leighton, un politico democristiano andato in esilio in Italia dopo il colpo di stato di Pinochet, fu gravemente ferito durante un attentato alla sua persona, il 5 ottobre 1976 a Roma. Un'indagine ha rivelato che l'agente segreto Michael Townley, in qualità di delegato della DINA, incontrò, nel 1975 a Madrid, il terrorista Stefano Delle Chiaie e Virgilio Paz Romero, per organizzare l'assassinio di Leighton, protetti dalla polizia segreta franchista.
Orlando Letelier
Orlando Letelier, ministro del governo di Salvador Allende destituito dal golpe, fu assassinato con un'autobomba il 21 settembre 1976, mentre si trovava in esilio a Washington. Ancora una volta la responsabilità è stata individuata nella DINA, in stretta collaborazione con la C.I.A.
In una lettera aperta apparsa sul Los Angeles Times il 17 dicembre 2004, il figlio di Orlando Letelier, Francisco, scrisse che l'omicidio del proprio padre era ascrivibile all'Operazione Condor, ovvero ad «una rete di intelligence utilizzata da sei dittatori sudamericani dell'epoca, per eliminare i dissidenti».
Coinvolgimento degli Stati Uniti
Henry Kissinger
Gli Stati uniti sono a pieno titolo responsabili dell'instaurarsi delle dittature nell'america latina in quegli anni. Ogni prospettiva di cambiamento nei paesi sudamericani, in vista di un maggior equilibrio e giustizia sociale, minavano gli interessi di molte aziende statunitensi. Lo spauracchio del pericolo comunista era la facciata della preoccupazione che gli investimenti americani venissero scossi con l'emancipazione delle classi operaie e contadine. Tra i più grandi promotori dell'Operazione Condor vi fu il segretario di stato Henry Kissinger e il presidente Richard Nixon.
Dottrina economico-politica statunitense
Gli U.S.A. stanziarono grandi capitali per garantirsi certe sicurezze economiche, e "investirono nelle dittature", sicuri di ottenere un lauto profitto. I regimi militari smantellarono lo stato sociale, abolirono i sindacati e le pensioni, assicurando così guadagni ancor più alti alle compagnie estere, che imponevano ritmi e condizioni di lavoro ad operai e contadini. Le società estere costringevano, tramite i governi militari loro "vassalli", a commerciare prevalentemente con loro. A volte - ai paesi più piccoli - imponevano la monocoltura. Ma più spesso le grandi aziende rivendevano ai paesi sudamericani - a prezzo maggiorato - i beni che essi stessi producevano.
Coinvolgimento della Francia
La giornalista francese Marie-Monique Robin scoprì negli archivi del ministero degli esteri francese (Quai d'Orsay) documenti originali che dimostrano l'attuazione di un piano per creare in Argentina una base operativa militare francese, secondo cui ufficiali francesi, esperti in antiguerriglia e controinsurrezione, addestrarono militari argentini in tecniche di tortura e sequestro di dissidenti ed oppositori politici [11]. Gli ufficiali francesi erano tutti veterani della Guerra d'Algeria, ed addestrati praticamente in tali materie. La collaborazione andò avanti, dagli anni settanta, fino al 1981, anno in cui fu eletto presidente il socialista François Mitterrand. Durante la Battaglia di Algeri circa 30.000 algerini sparirono con le stesse modalità con cui sparirono i desaparecidos in America Latina negli anni settanta. Durante la guerra del 1957 infatti i paracadutisti francesi del colonnello Marcel Bigeard misero a punto tecniche che sarebbero state tramandate ai militari argentini, anche durante corsi alla École Militaire, ove molti ufficiali sudamericani vennero addestrati e formati.
Inoltre Valéry Giscard d'Estaing, presidente francese conservatore, ebbe, durante quegli anni, relazioni segrete con il Cile di Pinochet e l'Argentina delle juntas militari. Diede loro fondi, uomini per l'addestramento, supporto logistico e di intelligence.
Agenzie coinvolte nell'Operazione Condor
C.I.A., servizi segreti statunitensi
DISIP, servizi segreti venezuelani
SIDE, servizi segreti argentini
DINA, servizi segreti cileni
Alianza Anticomunista Argentina, organizzazione paramilitare argentina
Alianza Americana Anticomunista, organizzazione paramilitare colombiana
SID, servizi segreti italiani
P2, loggia massonica golpista italiana
Personaggi coinvolti nell'Operazione Condor
Michael Townley
Stefano Delle Chiaie
Manuel Contreras
Klaus Barbie
Henry Kissinger
Altri progetti terroristici, repressivi e di intelligence legati all'Operazione Condor
Carovane della morte
Operazione Colombo
Operazione Gladio
Strategia della tensione
Note
^ Intervista di Marie-Monique Robin
^ Articolo della BBC sulla partecipazione del Brasile all'Operazione Condor [1]
^ Documenti declassificati della DINA sulla partecipazione del Perù all'Operazione Condor [2]
^ Articolo su Peacelink riguardo la ricostruzione del giudice Guzman dell'Operazione Condor [3]
^ Artcolo su l'Humanitè inerente a sequestri e rapimenti nell'ambito dell'Operazione Condor [4] (in inglese)
^ Videodocumentario di Marie-Monique Robin: Escadrons de la mort - l'école française (Guardalo qui)
^ Rapporto dello Human Rights Watch
^ a b c John Dinges, The Condor Years: How Pinochet and His Allies Brought Terrorism to Three Continents, (in inlgese) New York, The New Press, 2004. 322
^ Articolo Los crímenes de la Operación Cóndor su La Tercera
^ Documenti declassificati C.I.A. sull'Operazione Condor in Cile ([5])
^ Articolo sulle deposizioni di Astiz in tribunale
Voci correlate
Western Hemisphere Institute for Security Cooperation
Guerra sporca
Processo di Riorganizzazione Nazionale
Cile di Pinochet
Collegamenti esterni
Articolo di Noam Chomsky
Portale Guerra fredda: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di guerra fredda Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Condor"
Categorie: Servizi segreti | Guerra fredda | Anticomunismo
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